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Lipari
Lipari è l’isola più estesa dell’arcipelago eoliano ed il suo comune comprende anche le isole di Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi. Il suo nome deriva dal greco “Meligunis”. La città principale si estende attorno la rocca fortificata, sede del museo archeologico e di resti di villaggi preistorici e di strutture riferibili ai greci e poi ai romani. Visitando il Castello non ci si può perdere una visita all’interno della Cattedrale di S.Bartolomeo ed una passeggiata tra i resti dell’antico chiostro normanno. A sud della rocca, uno dei luoghi più suggestivi dell’isola è Marina Corta luogo di ritrovo abituale, animato dai sempre affollatissimi ristoranti, bar, gelaterie con tavolini ed ombrelloni all’aperto. A nord della rocca si sviluppa l’attuale porto commerciale e la baia di Marina Lunga sede di ormeggi per yachts ed imbarcazioni da diporto. Proseguendo ancora verso nord e percorrendo il perimetro dell’isola troviamo la frazione di Canneto, località balneare con lunghe spiagge sia attrezzate che libere, successivamente le Cave di pomice con le spiagge bianche ed infine l’ultima frazione marinara di Acquacalda. Le frazioni alte dell’isola di Quattropani e di Pianoconte sono quelle che vantano una maggiore tradizione agricola. A Quattropani è d’obbligo la visita della pizzetta e di tutta l’area che ospita il santuario della Madonna della Catena, da qui uno scenario incantevole vi regala una vista su l’isole di Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea. Da menzionare sono anche le cave di caolino. A Pianoconte merita una visita l’antico stabilimento termale di San Calogero, oggi sede di iniziative museali e mostre.
Vulcano
Vulcano è separata da Lipari da un braccio di mare di soli 750m. Il suo nome deriva dall’antico “Therasia”, poi per i romani divenuto Hiera, la sacra. La storia dell’isola è legata all’intensa attività vulcanica che l’ha trasformata in dispensatrice di ricchezze grazie all’attività di estrazione dello zolfo e dell’allume e in privilegiato luogo di vacanze. Sin dall’arrivo il visitatore viene accolto da un intenso odore di zolfo proveniente dalla pozza dei fanghi situata a sole poche decine di metri dal porto. Un pantano di zolfo puro continuamente frequentato per le sue proprietà terapeutiche. Dal porto di Levante si raggiunge tramite un sentiero la sommità del cratere, da cui è possibile ammirare contemporaneamente tutte le isole dell’arcipelago. Percorrendo la circonferenza dell’intero cono vulcanico si notano tracce di lava tufo, zolfo e fumarole in piena attività. La spiaggia di Ponente è caratterizzata da sabbia nera finissima e da un fondale basso che si estende per diverse centinaia di metri. La parte alte dell’isola, detta Piano, possiede caratteristiche tipicamente collinari. Altra frazione è quella di Gelso con il suo grande faro e le spiagge che si riflettono su un mare trasparente.
Stromboli
Chiamata Strongyle (rotonda) dai greci, l’isola di Stromboli emerse dal mare 40.000 anni fa. Si erge per un’altezza di 900 m sul mure , mentre la sua base è a 2000 m sul fondale marina. Stromboli è un vulcano attivo caratterizzato da frequenti esplosioni con lancio di lapilli e ceneri incandescenti, nelle manifestazioni più violante il magma il magma, attraverso la sciara, raggiunge il mare. Il paese si sviluppa nel lato nord orientale dell’isola e comprende le frazioni di Scari, Ficogrande e Piscità. Anche Stromboli connobbe periodi di sviluppo grazie all’agricoltura, ma anche qui numerosi isolani emigrarono a seguito dell’eruzione del 1930 e della peronospera che distrusse i vigneti. Sul versante opposto si trova la frazione di Ginostra raggiungibile solo via mare. L’escursione che in assoluto merita di più è la scalata al cratere, l’eruzione può essere vista anche dal mare con un imbarcazione di fronte la sciara del fuoco.
Panarea
Anticamente chiamata “Hycesia”, Panarea si estende su una superficie di 3,4 kmq. La presenza di isolette ( Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Spinazzola, Lisca Bianca e Lisca Nera) e scogli (Panarelli e delle formiche)che affiorano fa ipotizzare la presenza di un unico grande vulcano successivamente immersosi parzialmente. Dal piccolo porto di S.Pietr si raggiunge la caletta degli zimmari, quindi Calajunco, una dell spiagge più suggestive dell’arcipelago. Un sito archeologico di interesse si trova sull’altopiano di Capo Milazzese, raggiungibile da una scalinata. Gli amanti delle passeggiate potranno raggiungere su un dislivello di 400m il Pizzo del corvo. Per apprezzare l’isola al meglio, è consigliato un giro in barca, Tra Lisca Bianca e Lisca Nera si può osservare la “Caldaia”, un continuo gorgoglio di acqua smossa da gas sulfurei che risalgono sino alla superficie.
Filicudi
Chiamata Phoenicusa nell’antichità, Filicudi ha saputo preservare nel tempo la sua natura incontaminata, la bellezza dei paesaggi, la limpidezza del mare, il rifiuto dell’eccesso e del rumore. Il porto è sede di una sezione distaccata del museo archeologico di Lipari e dispone di una spiaggia di sassi vulcanici che si estende fino a Capo Graziano. Dalla strada provinciale si raggiungono le frazioni di Pecorini e Val di Chiesa. Per gli amanti del trekking dei sentieri portano a Zucco grande e a Stimpagnato, dove si può ammirare il tramonto alle spalle della Canna e di Alicudi. Da non perdere è il giro in barca con la visita della Canna, della Grotta del Bue Marino e degli scogli di Giafante.
Alicudi
Alicudi è l’isola più occidentale. Con la sua forma conica parte dai 1500 m sotto il levello del mare fino a 650 m di altitudine del monte Filo dell’Arpa. Il suo nome antico è Ericusa ed oggi conta un centinaio di residenti. Non manca per il visitatore rendersi conto di quanto sia particolare vivere su un isola senza strade e sentieri, ma solo con scalinate in pietra lavica percorribili solo a piedi o con il mulo. Il paese si sviluppa dal porto in basso arrampicandosi sulla montagna verso le piccole frazioni di Tonna, San Bartolo, Pianicello e Bazzina. Alicudi è località turistica adatta a chi ricerca un contatto diretto con la natura.